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Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie

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view post Posted on 13/9/2016, 11:06
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Dieci piccoli indiani



Dieci piccoli indiani (And Then There Were None) è un romanzo giallo scritto da Agatha Christie.

Fu pubblicato in Gran Bretagna nel 1939; in Italia uscì per la prima volta nell'agosto 1946 con il titolo ... E poi non rimase nessuno, romanzo numero 10 della collana Il Giallo Mondadori, edita da Arnoldo Mondadori Editore. Con il suo sensazionale record di 110 milioni di copie, è considerato il libro giallo più venduto in assoluto, e si è pertanto piazzato all'undicesimo posto nella classifica dei best-seller con più incassi della storia (terzo posto se consideriamo solo i romanzi). Il luogo dove è ambientata la storia è reale.

Pubblicazione e genesi dell'opera

Il libro fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra come Ten Little Niggers ("Dieci piccoli negri", o "Dieci negretti"), a richiamare il primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento nelle sue pagine: questa è in realtà una canzone americana, scritta nel 1868 da Septimus Winner e anch'essa pubblicata inizialmente come Ten Little Niggers e successivamente trasformata in Ten Little Indians.

Per evitare di offendere la sensibilità dei cittadini di colore, il titolo del libro subì una prima variazione l'anno seguente, in occasione dell'uscita negli Stati Uniti: in questa circostanza, venne scelto come nuovo titolo l'ultimo verso della filastrocca, And Then There Were None, dato che nigger è utilizzato in America come termine dispregiativo. Anche in Italia la Arnoldo Mondadori Editore, prima casa editrice a pubblicare il romanzo (nel 1946), scelse la seconda versione, titolandolo ...E poi non rimase nessuno. Questo rimase fino al 1977, ma non piacque e così venne definitivamente cambiato con il più musicale Dieci piccoli indiani. Il nuovo titolo piacque ma non negli U. S. A. dove rimane, ancora oggi, And Then There Were None.

Trama

Un giorno delle persone ricevono un invito per andare in una villa su un'isola dell'Inghilterra. Le persone non si conoscono ma accettano l'invito. Ad accoglierli ci sono la cuoca e il maggiordomo. Nelle loro camere da letto trovano una filastrocca per bambini posta sopra al camino.

La filastrocca è questa:

"Dieci poveri negretti
Se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

Otto poveri negretti
Se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.

Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.

I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale
quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno se lo prende un granchio,
e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.

I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino s'impiccò,
e nessuno ne restò."

—Filastrocca, Dieci piccoli indiani



Il padrone di casa fa poi trovare loro un messaggio (registrato su un grammofono) nel quale si accusa ognuno degli invitati e i due membri della servitù di aver compiuto, in passato, un assassinio, riportandone sommariamente i dettagli. Da quel momento la vacanza si trasforma in un eccidio: come nella filastrocca, uno dopo l’altro gli ospiti vengono uccisi. La tensione è via via crescente: ciascuno dei superstiti potrebbe essere l'assassino o peggio la prossima vittima. Tutti però, invitati e servitù, vengono uccisi. Nell’isola erano solo loro dieci, perciò uno di loro deve essere l'assassino.

Personaggi

I personaggi principali, in ordine di apparizione, sono i seguenti:

Lawrence John Wargrave , un giudice da poco in pensione sospettato di aver condannato a morte ingiustamente Edward Seton; invitato apparentemente sull'isola da una sua amica di nome Constance Culmington.
Vera Elisabeth Claythorne , giovane insegnante di ginnastica che ha dovuto rinunciare al suo lavoro di governante dopo la morte di un bambino, Cyril Hamilton, da lei accudito e per il quale ha subito un processo giudiziario dal quale è uscita innocente; invitata sull'isola da Una Nancy Owen, apparentemente per svolgere un ruolo da segretaria.
Philip Lombard , un ex capitano ed esploratore dal passato turbolento e in crisi finanziaria, accusato di aver lasciato morire di fame 21 indigeni di una tribù africana; è giunto sull'isola allo scopo di aiutare in faccende poco chiare il proprietario della casa.
Emily Caroline Brent , un'anziana signorina puritana, bigotta e dal comportamento rigido e severo, da sempre restia a mostrare compassione verso gli altri; accusata, col suo comportamento eccessivamente religioso, di aver provocato il suicidio della sua giovane governante, Beatrice Taylor, rimasta incinta e da lei licenziata.
John Gordon McArthur , un anziano vedovo e generale veterano della Grande Guerra, per sua scelta allontanatosi dagli ex-colleghi dell'esercito, anche a causa di alcune voci su una sua vendetta consumata nei confronti di un giovane ufficiale di nome Arthur Richmond, amante di sua moglie.
Il dottor Edward George Armstrong , un medico chirurgo che nel corso degli anni ha saputo ottenere una certa fama; è stato chiamato sull'isola dal proprietario della casa per seguire la salute della moglie di questi; accusato di aver provocato la morte di Louisa Mary Clees, una ricca, grassa signorotta, sbagliando un'operazione chirurgica molto semplice di peritonite, perché ubriaco.
Anthony James Marston , avvenente e scapestrato rampollo di una ricca famiglia inglese, con un'irrefrenabile passione per le automobili e l'alta velocità, che in passato l'ha messo più volte nei guai; accusato di aver ucciso due fratellini, John e Lucy Combes, che investì con la propria auto.
William Henry Blore , un rozzo ex agente di polizia che ha intrapreso la carriera di investigatore privato; invitato sull'isola poiché incaricato dal proprietario della casa di proteggere i gioielli della signora Owen dagli altri invitati; accusato di aver fatto condannare a morte un uomo, James Stephen Landor grazie alla sua falsa testimonianza.
Thomas Rogers e Ethel Rogers , il servile maggiordomo, e sua moglie Ethel, cuoca e cameriera assai emotiva, eredi di una parte della fortuna della danarosa, vecchia e malaticcia Jennifer Brady, presso cui prestavano servizio in precedenza, accusati del delitto della stessa signora e assunti come servitù dal padrone di casa.
U.N.Owen (Ulick Norman Owen o Una Nancy Owen), il fantomatico proprietario dell'isola che nessuno ha mai visto o si ricorda di conoscere. Le iniziali del nome e il cognome letti di seguito (UNOwen) hanno inoltre una pronuncia molto simile alla parola inglese "unknown" (sconosciuto).
Tra i personaggi secondari:

Fred Narracott, il barcaiolo che accompagna i malcapitati invitati sull'isola, è lui l'unico che garantisce un collegamento con la terraferma.
Archibhald (chiamato anche Isaac) Morris †, spacciatore di stupefacenti; aveva indotto a drogarsi una ragazza, la quale in seguito si suicidò. Usato anche come intermediario per acquistare l'isola (Nigger Island).
Lady Costance Culmington, nobildonna, amica del Giudice Wargrave, che anni prima della vicenda si era trasferita prima in Italia, poi in Siria.
Gabrielle Turl, ex proprietaria dell'isola.
Elmer Robson †, primo proprietario dell'isola.
Hugo “Hugh„ Hamilton, ex-fidanzato di Vera Claythorne. Zio di Cyril Hamilton.
Ispettore Sir Thomas Legge Ispettore. Compare nelle ultime pagine del libro quando arrivano sull'isola.
Ispettore Maine Ispettore. Compare nelle ultime pagine del libro con Thomas Legge.
Altri personaggi sono comunque individuabili nelle ultime pagine del libro.

Primo giorno
Al loro arrivo nella lussuosa casa, gli ospiti trovano ad attenderli solamente la servitù, costituita dai coniugi Rogers, che svolgono rispettivamente le mansioni di maggiordomo e di cuoca; i Rogers comunicano agli ospiti che il padrone di casa, per non meglio precisati disguidi, è al momento assente. I presenti sull'isola si trovano quindi ad essere dieci in tutto. Prendendo alloggio nelle stanze a loro destinate, gli ospiti notano inoltre una filastrocca per bambini che narra di "dieci piccoli negretti", incorniciata sopra i camini delle rispettive camere da letto. La stessa sera dell'arrivo, mentre gli invitati si intrattengono in salotto dopo aver cenato, dal grammofono giunge una voce registrata su un disco che accusa tutti i presenti, ospiti e servitù, di essere degli assassini mai puniti dalla giustizia.

Passato l'iniziale smarrimento dei presenti, la serata riprende normalmente ma poco dopo, il giovane Anthony Marston si sente male e muore per avvelenamento da cianuro.

Secondo giorno
Il mattino seguente la cuoca viene trovata morta nel letto. Nonostante il dottor Armstrong ritenga che si sia trattato di un decesso per cause naturali, tuttavia gli ospiti iniziano a sospettare che il misterioso anfitrione, U. N. Owen[ alcuni inviti erano stati fatti a nome di Ulick Norman Owen, altri a nome di Una Nancy Owen, in entrambi i casi le iniziali sono U. N. Owen. Agli ospiti appare chiaro che i nomi potrebbero essere falsi, perché in inglese l'espressione U. N. Owen si pronuncia come la parola Unknown, cioè sconosciuto, incognito], sia in realtà un assassino nascosto sull'isola e che prenda ispirazione dalla filastrocca dei dieci piccoli negretti per commettere i suoi delitti.

Blore, Lombard e Armstrong si mettono alla ricerca di Owen, perlustrando tutta la casa e l'isola, ma non trovano alcuna traccia. Più tardi, il generale Machartur viene trovato morto sullo scoglio mentre era fisso a guardare il mare, colpito alla testa con un oggetto contundente. Il giudice Wargrave conclude che, essendo i sette ospiti gli unici presenti sull'isola, l'assassino dev'essere per forza uno di loro. Dunque le statuette, nella notte, diminuiscono a sette.

Terzo giorno
Il mattino seguente, il cadavere del maggiordomo Rogers viene scoperto all'esterno della casa; il domestico è stato assassinato con un colpo d'accetta, che gli ha spaccato il cranio. Blore e Lombard iniziano a sospettare della signorina Brent, e Armstrong ipotizza che la donna soffra di psicosi. Tuttavia, subito dopo la colazione, la stessa Emily Brent viene trovata morta nella sala da pranzo, avvelenata con del cianuro iniettato nel collo con una siringa ipodermica. Nella stanza svolazza una grossa vespa, di cui non si conosce la provenienza.

Su consiglio di Wargrave, i cinque superstiti ispezionano le camere, e Lombard nota che la sua rivoltella che aveva portato con sé è scomparsa. Durante le ricerche della rivoltella scomparsa, Blore ritrova la siringa ipodermica del dottor Armstrong dietro dei cespugli della sala da pranzo: lì trova anche il sesto negretto distrutto, ma la rivoltella non viene trovata. Nel pomeriggio, il generatore di corrente elettrica resta disattivato perché non c'è più il maggiordomo ad occuparsene, e viene quindi a mancare la luce. I cinque, divenuti sempre più diffidenti e paranoici, decidono di passare tutto il tempo insieme nella stessa stanza, uscendo solo uno alla volta. Quando Vera sale nella sua camera, nel buio urta un'alga appesa al soffitto e le sue urla di terrore fanno spaventare i compagni, che corrono in suo soccorso. Nel trambusto generale, Wargrave si separa dal resto del gruppo e viene ritrovato poco dopo morto, vestito come un giudice, con tanto di toga e parrucca sulla testa, ucciso da un colpo di pistola in mezzo alla fronte. Le statuette dei negretti sulla tavola, sono ora quattro.

Quarto giorno
Quella stessa notte, Lombard ritrova la rivoltella nel cassetto della propria camera e scopre, insieme a Blore, che il dottor Armstrong è scomparso. Credendo che sia lui l'assassino, i due lo cercano per tutta l'isola, ma il medico sembra svanito nel nulla. Il mattino seguente, Blore, Lombard e Vera escono di casa. Quando Blore vi rientra per mangiare qualcosa, viene ucciso da un blocco di marmo che lo colpisce alla testa. Vera e Lombard proseguono le ricerche di Armstrong, ormai convinti della sua colpevolezza, ma ne ritrovano il corpo in riva al mare, annegato dalla sera prima.

I due capiscono di essere rimasti soli sull'isola. Vera, convinta di essere spacciata, chiede a Lombard, come ultimo desiderio, di spostare il corpo di Armstrong ma, nel far ciò, gli sottrae la rivoltella e gli spara, uccidendolo. Credendo di essere salva, la ragazza rientra in casa e nota che ci sono solo tre statuette: ne butta due dalla finestra e prende l'ultima, la sua. La ragazza si reca nella sua camera, dove però trova un cappio appeso al gancio nero sul soffitto di camera sua, che sembra essere stato predisposto apposta per lei. Completamente sconvolta per via degli allucinanti eventi che ha appena vissuto e travolta dal rimorso per il suo crimine, Vera lascia cadere l'ultima statuetta e s'impicca, completando la catena dei decessi, tutti attinenti alla filastrocca.

Epilogo
Nell'epilogo, i funzionari di polizia Sir Thomas Legge e l'ispettore Maine, discutendo del caso, rilevano che, dopo la morte di Vera, qualcuno doveva per forza essere ancora vivo, perché la sedia su cui lei era salita, e che aveva respinto con un calcio per impiccarsi, non era stata trovata rovesciata sul pavimento, come logico supporre, bensì perfettamente appoggiata contro il muro della camera.

Il lettore è a conoscenza che l'isola era stata più volte pattugliata palmo a palmo, e che la villa, di stile moderno, frugata anch'essa, non aveva trabocchetti o passaggi segreti. Chi è, dunque, la misteriosa entità che è stata presente dopo la morte di Vera e - a questo punto - ha predisposto il cappio, appendendolo al gancio del soffitto della sua camera? Il mistero sembra irrisolvibile.

Successivamente, il capitano del peschereccio «Emma Jane» recapita a Scotland Yard un messaggio contenuto in una bottiglia che egli ha casualmente ripescato: si tratta della confessione dell'assassino, il giudice Wargrave. Egli, avendo scoperto di essere gravemente malato, aveva deciso di punire in modo plateale nove persone responsabili di crimini impuniti (infatti, la propria accusa si era rivelata falsa) e di organizzare una serie di delitti irrisolvibili. Grazie all'aiuto e alla complicità del dottor Armstrong, aveva inscenato la propria morte (fingendo di essere stato colpito alla fronte da un'arma da fuoco) per "osservare meglio i sospetti". Ma, quella stessa notte, aveva dato appuntamento all'ignaro medico sulla scogliera e lo aveva spinto in mare. Dopo la morte di Vera, aveva riposto con cura la sedia, era entrato in camera sua e (maneggiando la pistola con un fazzoletto, perché vi rimanessero impresse solo le impronte di Vera) si era sparato un colpo in fronte (esattamente come avevano annotato i suoi compagni di sventura). Grazie all'abile utilizzo di una cordicella elastica, la pistola era finita oltre la soglia della sua camera, dove sembrava che Vera potesse averla lasciata cadere dopo aver sparato a Lombard. Nella lettera, il giudice svela inoltre tutte le modalità attinenti alla filastrocca con le quali ha ucciso gli altri ospiti dell'isola.

Wargrave termina la lettera spiegando di non poter però lasciare un mistero irrisolto, perché ciò sarebbe contrario al suo senso di giustizia, oltre che poco gratificante per il suo autocompiacimento.

Critica

Dieci piccoli indiani è un giallo sviluppato seguendo i canoni dell'enigma della camera chiusa doppia: i delitti si svolgono in un contesto circoscritto; l'assassino quindi deve essere per forza uno del gruppo per quanto insospettabile. Il colpo di scena principale, qui, consiste nel fatto che i personaggi muoiono tutti.

Secondo Alex Falzon, questo romanzo è particolarmente riuscito per un insieme di fattori: da un lato perché l'autrice ha dato il meglio della sua vena narrativa proprio nei romanzi e nei racconti che aderiscono a questo tema (Assassinio sull'Orient-Express, Poirot sul Nilo, Tre topolini ciechi e così via) ma anche perché, nel caso specifico, l'assenza del detective dalla scena del crimine fa emergere con una forza narrativa ancora maggiore il Leitmotiv, che è poi il rapporto fra il male e il bene, tra la falsità e la colpevolezza degli invitati e l'implacabile giustizia che toglie loro la vita uno per volta.

Falzon sostiene che, in Christie, il detective è una figura salvifica, invulnerabile, un deus ex machina che ripristina l'originario stato di grazia smascherando il colpevole e consegnandolo alla giustizia; a questo modello aderiscono sia Hercule Poirot, sia Miss Marple. Mancando, in questo romanzo, tale figura, i meccanismi del potere e della giustizia emergono con una forza ancora maggiore, al punto che essi paiono reificarsi in qualche entità che sta snocciolando la catena di delitti; fino alla soluzione finale.

da Wikipedia
 
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